bullet3 Numero di telefono   A.Piazzolla

Piazzolla, Astor (Mar del Plata 1921 - Buenos Aires 1992), compositore e virtuoso argentino di bandoneón. Principale esponente del tango moderno, da lui ammantato di raffinata sensualità e appassionato struggimento, Piazzolla ha saputo muoversi musicalmente sia nel mondo della musica popolare (di cui sono esempio i suoi tanghi porteños) sia in quello della musica colta o classica; egli ha inoltre creato un nuovo genere, chiamato tango sinfonico. Grande conoscitore della musica popolare argentina, alla quale venne iniziato fin da giovane da Anibal Troilo, studiò con Alberto Ginastera a Buenos Aires e con Nadia Boulanger a Parigi. Tra le sue opere vi sono Rapsodia porteña, per orchestra (1952), Buenos Aires (1953), sinfonia in tre movimenti, Oda íntima a Buenos Aires (per voce recitante, canto e orchestra), Tango sinfónico, Tangata (per orchestra), un concerto e una suite per fisarmonica e orchestra, nonché La serie del ángel. Tra i tanghi, si ricordano Balada para un loco (1953), La muerte del ángel, Adiós nonino e Verano porteño. Nel 1934 ha inciso la colonna sonora del film El día que me quieras con il compositore di tanghi Carlos Gardel. Altri film cui fanno da sfondo musicale i raffinati e inconfondibili tanghi del compositore argentino sono Enrico IV (1984) di Marco Bellocchio e Tangos (1985) di Fernando Solanas.

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bullet4 Mar del Plata-Argentina

bullet4 1921-1992

  • Numero di telefono   Brassens
    Brassens, Georges

    Brassens, Georges (Sète 1921 - Saint-Gély-du-Fesc 1981), poeta, compositore e cantante francese. Dopo un'adolescenza trascorsa a leggere poeti come Villon e Verlaine, Brassens iniziò a sua volta a scrivere poesie. Nel 1938, le canzoni di Charles Trenet lo colpirono a tal punto da fargli affermare che sarebbe diventato "Trenet o nessuno". Nel 1940, a Parigi, lavorò nelle officine della Renault; fu quindi costretto a trasferirsi in Germania, dove venne impiegato presso la BMW di Berlino. Durante la guerra, in occasione di una breve licenza, entrò in clandestinità a Parigi, dove rimase fino alla Liberazione nel 1944. Si unì in seguito al movimento anarchico e cominciò a pubblicare le sue poesie. Raggiunse una certa fama come cantante nel 1952, esibendosi in molti locali della Parigi esistenzialista; le sue canzoni furono inizialmente giudicate scandalose a causa dei versi provocatori e marcatamente individualistici, ma venne presto riconosciuto come un grande artista in grado di colpire la sensibilità universale con la profonda umanità dei suoi testi. Oltre alle proprie composizioni, musicò anche testi poetici di Paul Fort (Le petit cheval) e di Villon (La ballade des dames du temps jadis).

    Nonostante la qualità letteraria e l'originalità testuale dei suoi brani, Brassens non si considerò mai un poeta, sostenendo di essere solo uno chansonnier, cioè un autore di testi e musiche per canzoni. Fedele ai propri ideali anarchici, odiò la celebrità e non frequentò mai gli ambienti alla moda di Parigi; rimase vicino agli amici incontrati agli inizi della carriera e raramente strinse nuovi legami, come quello con l'attore cinematografico Lino Ventura, con cui aprì una fondazione per i bambini disabili. Brassens sostenne e incoraggiò nuovi talenti, come Jacques Brel, a intraprendere la carriera musicale. Tra le sue canzoni più famose ci sono Le gorille, Les amoreux des bancs publics, Les sabots d'Hélène, Chanson pour l'Auvergnat, Dans l'eau de la claire fontaine, La rose, la bouteille et la poigrée de mains, La ballade des gens qui sont nés quelques part, Fernande, J'ai rendez-vous avec vous. Fu anche attore in Quartiere dei lillà (1957) di René Clair, film del quale firmò la splendida colonna sonora.

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    • 22.10.1921-1981
       
    • Sète